venerdì 13 marzo 2009

Un mondo di bugie

Altro componente dei cinque grandi è la menzogna personale.
La menzogna personale è un semplice pensiero, ma non un pensiero qualunque. E’ il pensiero più negativo che pensi di te stesso.
E’ un pensiero fortemente collegato alla nascita, spesso ha le sue origini nelle prime ore di vita, è un pensiero pre-verbale.
Come tutti i pensieri, la menzogna ha il potere di creare intorno a noi situazioni che confermino la menzogna stessa.
Per esempio, la menzogna personale “sono sbagliato”
Potrebbe venire addirittura dal concepimento, soprattutto se vissuto come “incidente” da parte dei genitori. E’ collegabile anche al sesso del futuro nascituro, spesso i desideri dei genitori, le loro fantasie possono essere infrante nel momento in cui si viene a sapere di che sesso sarà il neonato.
Infine anche il parto conferma questa (e altre) menzogne, il fatto che il bambino si presenti in una posizione anomala, che provochi dolore alla madre o semplicemente i commenti che possono esserci nei primi giorni.
Man mano che si cresce la menzogna si impossessa di tutte le cellule del corpo, stringe amicizia con la disapprovazione e crescono insieme.
E’ quel pensiero che ti farà stare zitto durante l’interrogazione, che ti farà dire la cosa sbagliata al colloquio di assunzione, che farà entrare il capo in ufficio mentre stai facendo (per la prima volta) qualcosa che non è strettamente collegato al lavoro…
Ti sabota nelle relazioni di coppia, nella carriera, nel rapporto con il denaro…
La notizia bella è che E’ POSSIBILE ESTIRPARE LA MENZOGNA PERSONALE…con un buon lavoro su se stessi.
Per prima cosa è necessario scovare la menzogna personale.
Qui possono essere d’aiuto amici, familiari, partner… e anche un autoesame.
Ascoltate con attenzione come vi definiscono negativamente, poi iniziate a scrivere i pensieri negativi che avete su voi stessi..
Scegliete quello più forte, quello che si ripete più spesso.
Ora andate ancora un po’ più a fondo, la menzogna è un pensiero preverbale, questo significa che è semplice.
Quindi se il pensiero è “Non piaccio” bisogna andare oltre, chiedendosi il perché non si piace..
Si troveranno per esempio questi pensieri “sono brutto” “Sono intrattabile” “Sono diverso” andando ulteriormente a fondo si arriva a pensieri sempre più puri come per esempio sono sbagliato.
Altre menzogne sono:
- Sono colpevole
- Non sono abbastanza
- Non sono voluto
- Sono cattivo / pericoloso
- Sono morto / non esisto
- Non ho valore / non sono all’altezza
- Sono falso
- Sono solo – separato da Dio (conseguenza di io sono colpevole)

Una volta trovata la menzogna personale, è necessario contrastare questo pensiero con un esercizio di affermazioni.
Scrivere su un foglio 30 volta al giorno per un mese l’affermazione contraria al pensiero sabotante.
Per esempio “sono sbagliato” diventa “sono perfetto”.
Nella colonna di sinistra scrivere quindi l’affermazione, 10 volte per ogni persona (io, tu, lui/lei) e nella parte destra del foglio tutte le risposte che vengono spontanee. Dopo diversi giorni nella colonna di destra inizieranno a esserci pensieri sempre meno forti, fino a quando il decondizionamento sarà avvenuto.